Open Innovation: la strategia per l’innovazione aziendale
Blog 10/02/2022

Open Innovation: la strategia per l’innovazione aziendale

Open innovation significa fare innovazione con un modello aperto alle contaminazioni esterne, coinvolgendo partner portatori di nuove idee.

10/02/2022

Stiamo vivendo in un'epoca dove l’innovazione è la forza trainante di ogni settore e dove lo sviluppo di idee diventano l’aspetto cruciale per qualsiasi attività imprenditoriale.

Se oggi un'impresa non innova viene superata velocemente dai competitor rischiando di diventare obsoleta. È in questo scenario così competitivo che l’innovazione assume un ruolo centrale e diviene la linfa vitale per tutte le tipologie di business.

Esistono due tipo di innovazione: closed innovation e open innovation. Mentre la prima si avvale di un sistema interno di ricerca e sviluppo controllando internamente l’intero processo di innovazione, la seconda prevede il libero flusso di idee e tecnologie da e verso l’esterno.

 

Open Innovation definizione: che cos'è l'Open Innovation?

Con il termine Open Innovation si fa riferimento a un nuovo approccio culturale e strategico grazie al quale le aziende, per crescere e creare reale valore sul mercato, non ricorrono più solamente a risorse e idee interne, ma anche a soluzioni, idee, strumenti e competenze esterne.

Definita anche come “innovazione aperta”, l’open innovation mette spesso al centro relazioni tra start up, istituti di ricerca, consulenti, università e inventori.

Questo nuovo approccio all’innovazione comporta un'attenta revisione dei processi aziendali nonché un'accurata selezione dei profili lavorativi con una propensione alla scelta di persone mentalmente elastiche nei confronti del cambiamento.

Le origini dell’open Innovation:la teoria di Chesbrough

Il termine Open Innovation è stato coniato nel lontano 2003 dall’economista statunitense Henry William Chesbrough, (Faculty Director del Garwood Center for Corporate Innovation), nel suo saggio "The era of open innovation". Garwood Center for Corporate Innovation

Nel trattato Chesbrough da la sua definizione di open innovation:
L’Open Innovation è un paradigma che afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso a idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche.

Detto in parole semplici, oggi le imprese per essere competitive sul mercato devono adottare un modello di innovazione che tenga conto sia delle idee e delle risorse interne, ma che si avvalga anche degli strumenti e delle competenze provenienti dall'esterno.

Nel Libro intitolato “Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology” pubblicato nel 2003 dalla Harvard Business School Press, Chesbrough pone delle riflessioni importanti sui rischi e sui costi che la globalizzazione stava apportando ai processi di ricerca e sviluppo e di come un approccio closed innovation mettesse dei grossi limiti ai salti tecnologici e di innovazione aziendali.

Nonostante le preoccupazioni di tutelare la proprietà intellettuale di invenzioni e brevetti l’open innovation si rivela la soluzione vincente in un mercato così mutevole e veloce. Il concetto di innovazione tradizionale subisce quindi un radicale cambiamento, dovuto soprattutto al mutamento dei processi economici effetto della globalizzazione.

Vantaggi Open Innovation


I principali vantaggi dell'Open Innovation sono:

  • grande velocità di innovazione grazie all’utilizzo di risorse già esistenti.
  • riduzione dei costi di ricerca e sviluppo, ricorrendo a soluzioni o tecnologie già sviluppate;
  • individuazione di nuove opportunità di business grazie alla visione più aperta;
  • riduzione dei rischi nei processi e nei progetti di innovazione;
  • integrazione in tempi relativamente brevi dei nuovi trend tecnologici per migliorare l’ecosistema e i processi aziendali;

 

Svantaggi Open Innovation

E’ importante però sottolineare che collaborare con altre aziende potrebbe comportare svantaggi come:

  • Aumento dei costi in relazione agli accordi con i partner;
  • Incremento dei tempi di gestione e di coordinazione delle risorse sia interne che esterne;
  • Minor capacità di accaparrarsi l’innovazione, in quanto l’innovazione è divulgata e non si ha più il diritto di brevettarla;
  • Minor incentivo ad innovare per colpa dei maggiori tempi di sviluppo dovuti alla collaborazione. Un’alternativa a questo approccio può essere l’acquisizione di innovazioni già testate e funzionanti che però richiedono competenze e capacità di assorbimento
     

L'Open Innovation nella realtà

Ad oggi, per essere competitiva sul mercato, un’impresa si deve innovare. 

In un mondo dove l’innovazione digitale pervade e genera cambiamenti in ogni settore e attività di business, l’innovazione è l’unica risposta.
Per questo motivo le aziende di tutto il mondo, comprese quelle italiane, hanno messo o stanno mettendo in pratica le strategie e i dettami dell’Open Innovation descritti da Chesbrough.

La ricerca e lo sviluppo diventano la chiave di volta del progresso. Ogni giorno le imprese mirano a creare ponti di collaborazione win to win con enti e figure esterne come centri di ricerca start up, imprese non direttamente concorrenti, università e consulenti.

L’obiettivo di queste relazioni è il contaminarsi di nuove tecnologie e lo sviluppo di fiorenti opportunità di business, riducendo drasticamente i rischi e i costi relativi a una strategia di innovazione chiusa e condividendo assieme i benefici.

Gli approcci adottati dalle imprese che abbracciano la strategia e il valore dell’Open innovation si dividono in due tipologie: Inbound Open Innovation e Outbound Open Innovation.

Inbound Outbound Open Innovation

Inbound Open Innovation e Outbound Open Innovation sono i due possibili approcci relativi a una strategia di Open innovation.
Vediamoli insieme nel dettaglio.

 

Inbound Open Innovation

Questo approccio prevede di adottare degli stimoli esterni per creare un'innovazione all’interno dell’azienda.

In questi casi le imprese mettono in atto delle collaborazioni con i vari enti sopra citati e con i partner consolidati nel tempo che comportano una riduzione dei rischi e degli investimenti, ma che molto spesso portano a risultati più contenuti.

La collaborazione con enti e partner garantisce all’impresa l’accesso a innovazione, brevetti e tecnologie o metodologie sperimentali che possono apportare un grande vantaggio competitivo.
 
Inoltre, la possibilità di creare contest, competizioni e iniziative varie apre la possibilità di raccogliere idee innovative su determinati temi utili al business aziendale.

Attività di Inbound Open Innovation meno diffuse ma che hanno spesso portato a risultati maggiori prevedono il ricorso a incubatori e acceleratori interni come anche la creazione di Corporate Venture Capital.


Outbound Open Innovation

Questo approccio si basa sull'esternalizzazione delle innovazioni generate dall’impresa al fine di intraprendere innovazioni all’esterno dell’impresa stessa.

In questo senso il processo inverte il flusso dell'innovazione aperta e tutto ciò che viene ideato, creato e sviluppato all’interno dell’impresa viene messo a disposizione fuori dai confini aziendali, a disposizione dei possibili partner che hanno necessità di attingere a quelle risorse o tecnologie.

Questo approccio è meno utilizzato in quanto considerato meno sicuro nel proteggere la proprietà intellettuale e le risorse proprie dell’azienda.

Per attivare un processo di Outbound Open Innovation le aziende hanno a disposizione  i seguenti strumenti:

  • Joint Venture: un vero e proprio accordo commerciale con il quale due o più imprese si impegnano a collaborare per il perseguimento di uno specifico obiettivo o per un progetto comune, condividendo equamente rischi, risorse e guadagni.
  • Licensing dei propri prodotti: la cessione ad un soggetto terzo, da parte del proprietario, affinché possa utilizzare quel determinato prodotto o quella determinata risorse, traendone dei benefici economici. Un esempio molto comune è la produzione di una licenza a termine.
  • Spin-off aziendali: Quando un’idea di business nasce all'interno di un'organizzazione ed ha bisogno di una propria struttura per prendere vita e assumere la sua posizione all'interno del mercato. In questi casi si creano degli spin off aziendali, sviluppando delle nuove aziende con un proprio team interno, un proprio modello di business e un budget allocato.
  • Platform business model: l’integrazione di piattaforme specifiche che creano valore facilitando lo scambio tra due o più gruppi indipendenti, comunemente tra consumatori e produttori.

Come implementare open innovation nella propria azienda

Come tutti i mutamenti, anche la trasformazione delle aziende da un sistema Closed Innovation a uno Open innovation presenta delle sfide e degli ostacoli che le aziende si trovano ad affrontare.

Il più grande ostacolo è legato alla cultura aziendale e problemi legati alla condivisione al fine di preservare la propria proprietà intellettuale. Un'azienda che vuole passare a un sistema di innovazione aperta deve lasciare andare la cultura aziendale seguita fino a questo momento che guardava con diffidenza al cambiamento.

Nello specifico è importante evitare l’atteggiamento definito dalla cultura anglosassone come “not invented here”, ovvero un atteggiamento che impedisce di utilizzare prodotti, tecnologie, ricerche e conoscenze già esistenti a causa delle loro origini esterne.

Inoltre è importante accettare che l’innovazione può determinare la scomparsa di lavori e di aziende.

Un'azienda che vuole sfruttare al meglio le potenzialità dell’open innovation deve creare una struttura organizzativa flessibile, composta da persone mentalmente aperte, e che sia in grado di interfacciarsi sia con figure interne che esterne.

È necessario adottare una policy che permetta la condivisione delle risorse sviluppate e della proprietà intellettuale interna, attraverso lo sviluppo di licenze, scambio o altri metodi che comportino vantaggi strategici.

Open Innovation in Italia, i migliori esempi

Anche le imprese italiane stanno mettendo in pratica un modello di Innovazione aperta e ad oggi più dei ⅔ delle grandi imprese Italiane hanno adottato approcci di Open Innovation.

L’integrazione si sta evolvendo molto velocemente e con gradi di consapevolezza differente ma è innegabile che grazie a questo approccio le migliori imprese italiane stiano creando più valore e riescano ad essere più competitive sul mercato.

Sono soprattutto le grandi imprese, quelle sopra i mille dipendenti, a capire il valore dell’Open innovation mentre nelle piccole e medie imprese ancora si fatica ad integrare un approccio completamente aperto anche se ogni giorno si muovono verso questa direzione.

Il digitale in questo senso sta portando un grande progresso e facilitando lo sviluppo di un processo culturale e sistematico migliore.

L’esempio di BPER Banca

Bper banca ha incentrato il suo modello di business sull’Open innovation e sulla collaborazione con le startup. Grazie alla collaborazione con Meniga, una startup statunitense, è nato “My Money”. un sistema Personal Financial Management che consente ai clienti di gestire meglio le proprie finanze personali.

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L’esempio di Open Innovation di TIM

Grazie all’open innovation Tim ha dato vita al progetto TIM WCAP, una serie di hub dedicati alla digital transformation in Italia. Il progetto ha visto la luce grazie allo sviluppo di nuove idee, progetti e prodotti in collaborazione con start up e piccole e medie imprese.

Vuoi approfondire: Tim e l’open innovation >


Enel e l’innovazione aperta

Enel ha creato fino a 10 hub relativi all’open innovation tramite il suo network. Questi centri hanno l’obiettivo di incontrare e relazionarsi con startup e partner strategici per lo sviluppo di idee creative.

Ad oggi Enel risulta tra le migliori aziende che hanno investito nell’innovazione sostenibile. Sul loro sito, Enel manda un messaggio chiaro: Innovazione e sostenibilità per alimentare il futuro grazie a un ecosistema globale. Il loro obiettivo è cambiare il futuro dell’energia grazie all’integrazione di nuove tecnologie così da dare vita a un progresso sostenibile.

Vuoi approfondire: Enel e l’open innovability >

Leonardo e la piattaforma di scouting

Leonardo è una delle aziende fiore all’occhiello dell'Italia .Tra le più grandi multinazionali italiane esercita la sua attività nel settore della difesa, della sicurezza e nel settore aerospaziale.

L’azienda ha una piattaforma di scouting chiamata Solvers Wanted, una piattaforma che si pone l’obiettivo di stimolare il processo di ricerca e innovazione tramite iniziative specifiche. L’obiettivo dell'azienda è creare un ecosistema e un sistema per l’innovazione rivolto a università, startup, enti di ricerca e spin off che riesca a sopperire alla continua esigenza di Leonardo di innovare per affrontare al meglio le sfide di domani.

Vuoi approfondire: Leonardo e l’open innovation >

Open Innovation per il mercato e le aziende significa quindi una nuova partenza, una “ripartenza” basata sulla contaminazione di competenze e condivisione dei saperi. La contaminazione, guidata dalle nuove tecnologie e dalla rivoluzione digitale, sarà la chiave per una nuova economia, più fluida e capace di raggiungere obiettivi riducendo rischi e risorse.

Come Temera ha implementato l'Open Innovation

Temera ha deciso di adottare il modello di Open Innovation in entrambe le sue forme: Outbound e Inbound. Avvalendosi di risorse esterne strategiche e rivoluzionarie come startup, università, istituti di ricerca, consulenti e aziende non concorrenti per velocizzare i processi di innovazione abbattendo i tempi ed i costi di sviluppo. Il risultato è stato quello di una profonda accelerata verso l’acquisizione di competenze focalizzate su specifiche nuove tecnologie. L’azienda ha inoltre puntato su l’Outbound Open Innovation, investendo costantemente in sviluppo interno.

Il progetto Unity - Future Retailing Experience è un esempio eclatante dell’unione e sinergia di un pool di aziende futuristiche e avanguardistiche al fine di creare un punto di riferimento per i brand Fashion & Luxury dove poter sperimentare innovazioni rivoluzionarie per la customer engament e brand experience.

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