Iot ed Economia Circolare
Blog 11/05/2022

Iot ed Economia Circolare

Temera è dalla parte dei brand offrendo soluzioni capaci di accelerare la nuova cultura dell’upcycling a favore dell’economia circolare.

11/05/2022

Oggi sempre di più i brand della moda e del lusso, così come anche di altri settori di mercato, si trovano a dover affrontare la sfida della sostenibilità, a favore di un processo produttivo più equo che possa ridurre al minimo gli sprechi.

Le aziende abbracciano quindi il modello di economia circolare, un modello di produzione e consumo che tende ad estendere il ciclo di vita dei prodotti, a favore di riutilizzo e riciclo.

Secondo questa filosofia le merci non vendute non potranno più essere distrutte, ma saranno invece immesse in un circuito che permetterà il loro riciclo a favore di una nuova produzione decisamente più sostenibile.

In tutto questo processo le tecnologie IoT sono davvero un alleato per le aziende, uno strumento concreto che permette loro di poter attuare il modello di economia circolare in modo veloce e puntuale. Grazie ad esempio all’utilizzo di tag rfid applicati ai prodotti sarà possibile individuare rapidamente e con assoluta precisione gli articoli non venduti, facilitando così il recupero e l’identificazione degli articoli invenduti per immetterli in un nuovo modello produttivo.

 

Economia Circolare: Significato e Definizione

Se oggi le aziende sono sempre più green e sostenibili è anche grazie alla posizione del Parlamento Europeo che chiede ai brand di adottare strategie concrete ai fini di ridurre sprechi e rifiuti.

La Gestione dei rifiuti nell’UE è un argomento sempre più delicato in quanto si stima che ogni anno nell’Unione Europea si producano 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti.

Un dato allarmante che va gestito con la massima serietà da parte di tutti gli operatori di filiera.

Il trend che le aziende si trovano a percorrere è quindi una virata verso un modello di economia circolare, così come richiesto dalla Commissione Europea.

A febbraio 2021 il Parlamento Europeo ha votato a favore del nuovo piano d’azione per l’economia circolare. L’obbiettivo è raggiungere entro il 2050 un’economia completamente circolare, a zero emissioni di carbonio e sostenibile.

Ma cosa è quindi l’economia circolare nella pratica? Vediamo assieme una possibile definizione che ne chiarisce appieno il suo significato:

“L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. 

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.”

 

Fonte: Economia circolare: definizione, importanza e vantaggi

Economia Lineare e Circolare: Quali Sono le Differenze dei due Modelli

Il modello dell’economia circolare è una novità relativamente recente che andrà a sostituire il precedente modello di economia lineare. Ma quali sono le differenze concrete tra i due modelli?

Di massima possiamo affermare che l’economia lineare è meno attenta alla sostenibilità in quanto basata su un principio fondato sull’utilizzo di risorse per produrre beni da utilizzare e poi gettare una volta che sono diventati obsoleti.

Si tratta quindi di due modelli in contrasto, da un lato abbiamo il modello economico tradizionale, dall’altro un modello che punta sempre di più alla sostenibilità.

Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 la crescita della produttività e la forte industrializzazione hanno portato all’affermarsi dell’economia lineare i cui prodotti però sono realizzati valutando una certa obsolescenza programmata al fine di stimolare e incentivare l’acquisto di nuovi e più performanti prodotti sul mercato.

Questo significa che è economicamente più strategico anche per il consumatore gettare un prodotto non più funzionante piuttosto che valutarne la riparazione.

Come si può immaginare però, il sistema economico lineare ha generato una serie di conseguenze non di poco conto, come ad esempio l’impatto ambientale e la scarsità delle risorse naturali.

L’avanzare della crisi energetica durante la seconda metà del 1900, così come l’inquinamento, portano sempre di più a ripensare la produzione in un ottica ambientale, fino ad abbracciare un nuovo sistema chiamato economia circolare.

Artista: Björn Öberg

 

Quali sono i Vantaggi dell’Economia Circolare?

I vantaggi dell’economia circolare sono evidenti e hanno un forte impatto sullo stato di salute del nostro pianeta.

Le aziende sono tenute ad un cambio di atteggiamento nei confronti della produzione, assumendosi la responsabilità dell’impatto che hanno sull’inquinamento globale. Inoltre, il riciclo e il riutilizzo di beni e materie prime è alla base di questo nuovo approccio.

I vantaggi dell’economia circolare sono davvero tanti, come ad esempio:

  • Diminuzione di materiali di scarto e loro riutilizzo;
  • Riduzione delle emissioni nocive;
  • Maggiore disponibilità di materie prime;
  • Aumento della competitività all’interno del mercato;
  • Possibilità di crescita economica.

Inoltre, l’adottare un sistema di economia circolare può avere anche un impatto positivo in termini di aumento dei posti di lavoro. Grazie all’economia circolare potrebbero esserci 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030 nell’Unione Europea.

 

Esempio di Economia Circolare

Per adottare un modello di economia circolare le imprese dovranno introdurre nuovi atteggiamenti, capaci di agevolare questo processo di transizione.

Ad esempio potranno ricorrere a energie rinnovabili, utilizzare materiali riciclati ma anche pensare e progettare i prodotti già ottimizzati per un loro possibile recupero una volta raggiunta l’obsolescenza.

Valorizzare gli scarti e attuare programmi di “logistica inversa” sono altre ottime strategie che possono coadiuvare in uno schema di economia circolare.

Un esempio di economia circolare potrebbe essere quello di riciclare la plastica per produrre nuovi beni oppure realizzare tessuti con gli scarti delle lavorazione delle arance.

Ma se vogliamo esempi concreti di economia circolare allora dobbiamo consultare l’Atlante Italiano dell’Economia Circolare, un vero e proprio database con gli esempi più virtuosi in Italia di economia circolare.

Oltre 100 casi reali di attività italiane che raccontano la loro storia per abbracciare la green economy. Non solo aziende ma anche città circolari, per una vera e propria transizione ecologica delle aree urbane.

Soluzioni IoT a favore di uno Schema di Economia Circolare

Soluzioni IoT a favore di uno Schema di Economia Circolare

Come abbiamo visto la Comunità Europea chiede una produzione a zero emissioni di carbonio e completamente circolare entro il 2050.

Le aziende in Italia e all’estero si stanno già adoperando per un cambio di atteggiamento e di procedure che possa portare concretamente al raggiungimento di questa così importante meta per il pianeta.

Anche in questa sfida Temera è dalla parte dei brand, offrendo soluzioni tecnologicamente avanzate capaci di accelerare la nuova cultura dell’upcycling a favore dell’economia circolare.

Proprio per andare incontro a questa esigenza e offrire alle aziende uno strumento efficace nasce t!Circular, la soluzione Temera che facilita il recupero e l’identificazione degli articoli invenduti per immetterli in un nuovo modello produttivo.

Grazie alla tecnologia IoT e all’utilizzo di Tag Rfid l’articolo non venduto viene individuato, rientra in stock e successivamente smontato per riutilizzarne i componenti su nuovi prodotti. Per favorire la conservazione e il recupero degli elementi riutilizzabili, le singole parti vengono marcate e rese tracciabili tramite un sistema di visione 3D.

Temera si fa quindi promotore di un cambiamento radicale a favore dell’ambiente e della sostenibilità, supportando le aziende nel fronteggiare questa importante sfida.