Tracciabilità del vino: anticontraffazione e marketing - Cantina 4.0
Blog 20/10/2021

Tracciabilità del vino: anticontraffazione e marketing - Cantina 4.0

20/10/2021

L'Italia è uno dei paesi più affascinanti e magici al mondo, amato e desiderato dalle migliaia di turisti che ogni anno decidono di visitare il bel paese per godere di panorami mozzafiato, di luoghi di enorme rilevanza storica e culturale, e trovare il perfetto connubio tra mare, montagna, cultura e prelibatezze agroalimentari.

 

Infatti se c'è una cosa oltre alla bellezza paesaggistica e architettonica per cui il nostro paese è apprezzato e famoso in tutto il mondo è senza dubbio l'industria agroalimentare, uno dei più grandi vanti italiani.

Il settore del bere e del mangiare nel Bel Paese rappresenta non solo un settore produttivo ed economico di enorme importanza, ma è anche un simbolo e un marchio riconosciuto in ogni paese del mondo, preso come punto di riferimento della buona cucina e tutto quello che ne deriva.

Proprio perché si tratta di un settore così importante per il nostro paese, un fattore di vanto apprezzato in tutto il globo, bisogna adottare soluzioni che permettano di migliorare e aumentare il livello qualitativo di questo comparto, in modo tale che in futuro possa diventare un'eccellenza ancor più marcata e forte di quello che non lo è già oggi.

Infatti nel corso degli anni si è posta sempre molta attenzione alle diverse tematiche di ottimizzazione di tutti quei processi che coinvolgono qualsiasi genere alimentare, e che insieme contraddistinguono i prodotti contrassegnati con il marchio Made in Italy.

Un attento controllo dell'intero processo produttivo permette di poter beneficiare di un prodotto finito che rispetti alla perfezione gli alti standard tipici dei prodotti nostrani, permettendo così a sua volta di esportare nel migliore dei modi il marchio e la qualità italiana.

Il continuo sviluppo tecnologico, che ormai fa parte integrante della vita di tutti noi, ha permesso di apportare numerosi vantaggi sotto questo punto di vista, con l'adozione di nuove metodologie di produzione, che sono andate a sostituire quelle tradizionali, oltre che a incrementare la mole di lavoro producibile.

La tecnologia infatti a oggi è riuscita a occupare una posizione di estrema rilevanza anche nel settore agroalimentare, portando pian piano alla nascita dell'odierna agricoltura 4.0.
 
L'approdo dei nuovi sistemi tecnologici nel mondo agricolo e in quello della produzione agroalimentare, con i sempre più evoluti macchinari, permette al produttore di incrementare la propria produzione, ma non solo per quanto riguarda la quantità, bensì anche per quello che concerne gli standard qualitativi.

Infatti, tramite gli avanzati sistemi di cui è possibile beneficiare, oggi è possibile controllare passo per passo ogni singola azione del processo produttivo, il tutto comodamente da ogni luogo e in ogni momento, in modalità completamente smart.

Questa interconnessione di sistemi tecnologici basati sull'IoT, ovvero l'Internet of Things, volti a migliorare pressoché ogni aspetto del settore agroalimentare, sono in grado di elevare la qualità delle produzioni italiane, portando su un altro livello il Made in Italy.

https://temera.it/it/tecnologie/iot.html/

L'importanza dell'incontro tra digital e tradizione

Quando si parla di cibo, prodotti alimentari, vini, allevamento e agricoltura può non essere immediato collegare questi elementi a quello che è il mondo della tecnologia e del digital, dimenticandosi quanto in realtà sia essenziale creare il giusto connubio tra tradizione, presente e futuro.

Oggi il mondo si fonda sulla tecnologia, il digital è parte costante e fondamentale della nostra vita quotidiana, ed è giusto che entri a far parte anche di quei settori che vengono etichettati, erroneamente, come tradizionalisti e manuali.

L'integrazione della tecnologia nel settore agroalimentare però non deve avvenire solo perché ci troviamo nell'era della digitalizzazione, sembrando quindi un passaggio obbligato, bensì è molto importante capire le enormi potenzialità e possibilità che il digital è in grado di apportare all'interno di questo tipo di realtà.

Tutte le aziende che decidono di integrare il digital nei loro processi produttivi potranno trarre numerosi vantaggi gestionali, come lo stoccaggio delle merci, la miglior gestione delle risorse, con notevoli e ingenti risparmi, contare su sistemi che permettono di analizzare i diversi fattori ambientali, come i giorni migliori per vendemmiare nelle vigne, così da poter estrarre un vino qualitativamente superiore, oppure quello di prevenire malattie o stabilire il livello ottimale di irrigazione necessario al terreno.

Anche il marketing del settore agroalimentare, in modo particolare di quello vinicolo, dovrà necessariamente passare per il digital, unica strada che permetterà a questo settore di avere un futuro all'altezza delle aspettative.
 
Le cantine 4.0, infatti, non sono più solo delle idee astratte di cui si parla, bensì a oggi rappresentano delle realtà molto affermate e innovative, che hanno saputo approfittare delle grandi possibilità offerte dal digital migliorandosi a 360 gradi.

In questo modo è appurato che l'innovazione tecnologico può e deve incidere in maniera positiva sull'industria agroalimentare, portando a un sensibile miglioramento dei diversi aspetti di un prodotto, come ad esempio il gusto, l'aroma, la tracciabilità, l'assicurazione della provenienza e la metodologia di produzione.

Cantine 4.0, la digitalizzazione passa anche per le aziende vinicole: l'internet of wine è già il presente.

Dell'intero settore agroalimentare di cui abbiamo parlato fino a ora, c'è un sotto settore che emerge in modo particolare, ponendosi su un livello di estrema importanza, stiamo parlando della filiera vitivinicola. Infatti l'industria vinicola italiana è una delle più presenti e importanti a livello internazionale, con un mercato che si estende da oriente a occidente senza confini e limiti.

Il vino italiano è tra i più apprezzati e preziosi al mondo, capace di registrare da solo il più alto numero di export italiano all'estero, oltre che a rappresentare il 50% del fatturato del settore agroalimentare. Proprio per questo motivo il settore vinicolo italiano è uno dei pilastri indiscusso del nostro territorio, pilastro che va preservato e mantenuto a ogni costo e attraverso ogni metodo.

La produzione del vino è un processo che è soggetto a numerosi passaggi, molto laboriosi e impegnativi, passaggi durante i quali è difficile tenere gli standard qualitativi sempre al top, motivo per il quale il vino etichettato Made in Italy è tra i più amati.La produzione di una bottiglia di vino italiano comporta la trasformazione da materia prima, ovvero l'uva, a materia finita e utilizzabile, il confezionamento e la commercializzazione. Tutti i produttori vitivinicoli devono costantemente confrontarsi con numerose sfide, che partono fin dalle prime fasi di produzione del prodotto, sfide che però possono essere gestite nel migliore dei modi affidandosi alla tecnologia e al digital.

Infatti utilizzando tutte le potenzialità e i principi dell'IoT in un settore come quello del vino, le aziende agricole possono trasformare la loro intera produzione in veri e propri sistemi smart, intelligenti e autonomi, capaci di fornire informazioni riguardanti ogni aspetto della vigna, decidere quale strategia attuare per una coltivazione ottimale, impostare i diversi cicli di raccolta e moltissime altre funzionalità.

Le tecnologie IoT ad esempio, attraverso l'apposizione di appositi sensori, sono in grado di comunicare all'agricoltore tutti i rischi a livello climatico e ambientale, fattori notevolmente incidenti per la buona riuscita di un annata di vino di buona qualità.

In questo modo le vigne possono beneficiare della cosiddetta piantatrice di precisione, capace di ottimizzare il rendimento della coltivazione sfruttando diverse tecnologie come i droni, le stazioni meteorologiche e i diversi sensori apposti al suolo, essenziali per una costante rilevazione dei dati relativi all'umidità, alle malattie presenti sul terreno, il contenuto di azoto, l'indice di biomassa e addirittura la conduttività elettrica del suolo.

L'analisi e l'elaborazione di questi dati permettono all'agricoltore di avere una panoramica a 360 gradi della situazione della sua vigna, in modo tale da avere le informazioni precise necessarie per dare il fertilizzante, regolare il piano di irrigazione, procedere o meno con i fungicidi e gli erbicidi, il tutto in quantitativi ottimali calcolati dall'intelligenza dell'IoT.

Ma le applicazioni dell'IoT non trovano spazio solo sul campo del vigneto, bensì espandono i loro possibili benefici fino ad arrivare all’interno delle cantine, con il compito di controllare, monitorare e gestire l'invecchiamento e la conservazione del vino nel miglior modo possibile.

Infatti ogni viticoltore sa benissimo quanto in una cantina elementi come l'umidità, l'illuminazione e la temperatura siano essenziale per la creazione di un vino di elevata qualità.

Proprio per venire incontro a ogni necessità dell'agricoltore, integrando l'IoT all'interno delle cantine sarà possibile monitorare da remoto e in qualsiasi momento tutti i parametri sopracitati e, nel caso si venga a verificare una qualsiasi alterazione dei dati, il responsabile potrà intervenire immediatamente per correggerli, prima che questi sbalzi possano creare gravi danni qualitativi al vino.

Dal vigneto al marketing vinicolo: il Wine Tech a 360 gradi.

La filiera della produzione vitivinicola però non riguarda solo la parte più manuale e tradizionale, come ad esempio il lavoro nel vigneto e la conseguente raffinazione del vino, bensì ingloba anche altri passaggi che si rivelano più gestionali e volti al marketing.

Infatti un passaggio essenziale di tutto il processo di produzione vitivinicolo è quello che riguarda l'imbottigliamento, il trasporto e la conseguente distribuzione del prodotto, oltre che alla comunicazione essenziale per garantire un buon numero di vendite.

In questo caso nel corso degli anni si è registrato un trend che vede i consumatori sempre più attenti a ogni aspetto qualitativo del prodotto, dalla cura con cui è realizzata l'etichetta, ai dati riportati su di essa, alla tipologia di bottiglia e alle varie integrazioni che vi ci possono essere.

Sotto questo punto i consumatori sono diventati molto più attenti a quello che comprano, desiderano avere il prodotto che gli possa offrire una maggiore sensazione di qualità, attenzione anche ai minimi particolari e sicurezza.

Tutto il settore vitivinicolo è stato quindi costretto ad adottare nuove strategie di comunicazione, a puntare molto sulla qualità non solo del vino, bensì di tutto il packaging, del brand e dei servizi offerti, in modo da garantire ai propri clienti una vera e propria esperienza di consumo.

Stiamo parlando quindi di marketing e comunicazione pubblicitaria, fattori con i quali fino a pochi anni fa solo le più grandi realtà di questo settore si trovavano a che fare. Oggi invece dovrebbe essere una parte fondamentale e imprescindibile di ogni realtà e imprenditore vinicolo, capace di fare la differenza nelle vendite.

Anche qui l'IoT viene in aiuto degli agricoltori, i quali possono sfruttare i cobot e i robot collaborativi, macchinari che permettono l'imballaggio e lo stoccaggio ottimale delle bottiglie di vino, senza considerare forse l'aspetto più importante, ovvero la possibilità di produrre una nuova tipologia di etichette utilizzando la stampa 3D.

Infatti l'etichetta rappresenta il biglietto da visita della bottiglia di vino, l'elemento che la maggior parte delle volte induce o meno il consumatore ad acquistare il prodotto.

Proprio per questo motivo sono sempre più diffuse le cosiddette etichette intelligenti che, tramite le smart label, permettono di introdurre dati e informazioni essenziali e interattive, come quelle riguardanti il tracking e la provenienza certificata del prodotto.

Garantire l'effettiva provenienza del vino, la sua originalità e il tracking della sua produzione permetterà di elevare notevolmente la qualità del prodotto, rafforzando ancora di più il prodotto Made in Italy.

In questo caso la tecnologia mette a disposizione dei viticoltori tecnologie come i sensori RFID, ovvero Radio Frequency Identification, che permettono al consumatore di essere a conoscenza di tutto lo storico di tracking di quella determinata bottiglia, oppure del sistema NFC, cioè il Near Field Communications, essenziali per garantire l'effettiva qualità del vino e del suo stato di salute.

RFID
https://temera.it/it/tecnologie/rfid.html

NFC
https://temera.it/it/tecnologie/nfc.html

Un esempio di tecnologia NFC integrato nel mondo del vino sono le etichette cromo termiche, che registrano anche le più sensibili variazioni di temperatura, alle quali il vino è molto sensibile. Adottando queste tipologie di tecnologia sulla propria produzione vitivinicola si avrà la possibilità di essere esenti da tutte quelle problematiche derivanti dalla contraffazione del prodotto Made in Italy, garantendo la piena trasparenza su tutto il processo produttivo e sottolineare l'attenzione dell'azienda nei confronti del consumatore, oltre che la sua sensibilità per fare in modo di poter garantire altissimi standard qualitativi.

Questi strumenti forniti dalle tecnologie IoT non fanno solo in modo di rispettare tutte le normative legislative ed essere conformi alla legge, tutti elementi a cui devono sottostare le aziende vitivinicole, bensì appongono al brand aziendale un plus di enorme valore, che può essere utilizzato come cavallo di battaglia in una strategia marketing di successo.