Mercato IoT durante la Pandemia, Cosa è Successo nel 2020?
Come rilevato dall’Osservatorio Internet of Things, il mercato italiano dell’IoT aveva viaggiato negli ultimi anni con tassi di crescita a doppia cifra: nel 2018 si era registrato infatti un +35%, nel 2019 un +24%.
Per la prima volta nel 2020, a causa della pandemia da Covid19, il mercato dell’IoT ha conosciuto una lieve flessione (-3%), peraltro in linea con quanto rilevato a livello europeo, dove l’andamento del mercato ha oscillato tra il -5% e il +8%.
Uno stop, insomma, sostanzialmente inevitabile, che non ha pregiudicato il grande slancio con cui l’Internet of Things continua a marciare sul mercato italiano.
Anzi, vi sono diversi ambiti nei quali nel 2020 si è registrata una crescita rispetto all’anno precedente, ovvero i settori Smart Agriculture (+17%), Smart Factory (+10%), Smart City (+8%), Smart Logistics (+4%) e Smart Building (+2%).
A determinare questa buona tenuta anche in epoca pandemica sono stati in particolare due aspetti, primo dei quali un costante aumento delle connessioni IoT che abilitano l’evoluzione tecnologica.
A fine 2020 infatti il volume totale era di 93 milioni di connessioni IoT attive, in crescita rispetto all’anno precedente, con 34 milioni di connessioni cellulari (+10%) e 59 milioni abilitate da altre tecnologie (+15%); tra queste, sono emersi le reti LPWA, che per la prima volta hanno raggiunto 1 milione di connessioni.
Soprattutto, i vantaggi e i benefici delle tecnologie IoT si sono rivelati tali da non poter essere messi in crisi neppure da una pandemia globale come quella di Covid19; anzi, da questo punto di vista ci si aspetta un aumento delle tecnologie IoT legato anche alle politiche dell’UE per facilitare la transizione digitale.