Mercato IoT: Tendenze e Crescita del 2021
Blog 07/03/2022

Mercato IoT: Tendenze e Crescita del 2021

Negli ultimi anni il mercato dell’IoT ha conosciuto una crescita a doppia cifra, subendo un lieve stop in epoca pandemica. Ma i trend sono in risalita.

07/03/2022

Mercato IoT: Tendenze e Crescita del 2021

L'Internet of Things (IoT) è ormai da anni uno dei trend più interessanti e dinamici in ambito digitale, alla base di quella ‘digital transformation’ che sta modificando in modo irreversibile i nostri sistemi organizzativi, economici e sociali.

Negli ultimi anni il mercato dell’IoT ha conosciuto una crescita a doppia cifra, subendo poi un leggero stop in epoca pandemica dalla quale, tuttavia, sembra essere uscito sostanzialmente sano e salvo.

In questo articolo analizzeremo dunque il valore del mercato dell'IoT In Italia, quale situazione si è venuta a creare con la pandemia di Covid19 e quali sono le sue tendenze di crescita per il futuro.

Quanto vale il Mercato IoT

Quello dell’Internet of Things è un mercato a nove zeri: in costante crescita negli ultimi anni, capace di reggere il colpo anche ai tempi della pandemia e lanciato a tutta velocità verso il futuro.

Questo perché le tecnologie dell’Internet of Things sono divenute ormai centrali nei nostri sistemi organizzativi e i benefici e vantaggi da esse apportati (in termini non solo economici ma anche ambientali e di riduzione del rischio) sono apparsi evidenti in tutti i segmenti della società: tra i consumatori e anche a livello di impresa e di pubblica amministrazione.

Si pensi ad esempio a come i dispositivi connessi possano garantire al consumatore una riduzione dei costi energetici delle abitazioni o a come le fabbriche possano ottenere un’ottimizzazione dei processi produttivi grazie a macchinari in grado di anticipare eventuali malfunzionamenti.

Un mercato, quello dell’IoT, che vale miliardi anche in Italia: secondo quanto rilevato dalla ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, nel nostro paese il valore dell’IoT si è infatti attestato nel 2020 a 6 miliardi di euro. Vediamo nel dettaglio tra quali settori sono ripartiti questi investimenti.

Il valore del mercato IoT in Italia: i settori

Ad oggi le connessioni IoT attive in Italia sono 93 milioni, di cui 34 milioni di connessioni cellulari (+10%) e 59 milioni abilitate da altre tecnologie (+15%).

Posto apicale nel mercato IoT è ricoperto dallo Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility, per intenderci tutto il comparto dei contatori intelligenti per la misurazione dei consumi: il valore complessivo è di 1,5 miliardi di euro, ovvero il 25% del totale.

Con 17,3 milioni di veicoli connessi e un fatturato di 1,18 miliardi di euro, pari al 20% del totale, al secondo posto sul podio ecco le Smart Car, seguite dallo Smart Building (con riferimento, in particolare alla video sorveglianza e alla gestione dei consumi energetici), per un valore di 685 milioni di euro.

Seguono la Smart Logistics (610 milioni di euro), la Smart City (560 milioni di euro), la Smart Home (505 milioni di euro), le soluzioni Smart factory (385 milioni di euro, +10%), l’ambito Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility (265 milioni di euro).

In coda la Smart Agriculture (140 milioni di euro), settore che con un + 17% rappresenta il comparto con la crescita più significativa a livello nazionale.

 

Quali sono le tre Componenti Fondamentali dell'IoT

Sappiamo che l’Internet of Things consiste, per essere estremamente sintetici, nell’insieme delle tecnologie che attribuiscono agli oggetti reali una connessione ad internet.

Una volta collegati alla rete questi oggetti, divenuti ‘intelligenti’, acquistano una propria identità nel mondo digitale e diventano in grado di trasferire tutta una serie di informazioni e dati: di fatto, grazie ad essi, ‘mondo reale’ e ‘mondo ‘virtuale’ entrano in connessione.

Alla base di queste tecnologie vi è un’architettura ben definita e ricorrente, che consente di individuare le tre componenti dell’IoT in:

1. things, ovvero gli oggetti che vengono connessi in rete;

2. network, ovvero la rete all’interno della quale avvengono le varie connessioni;

3. cloud, ovvero lo spazio di archiviazione (server) nel quale vengono raccolti e analizzati i dati degli oggetti connessi.

 

Cosa sono i Dispositivi IoT

Abbiamo parlato, con riferimento all’Internet of Things, di ‘oggetti intelligenti’, ovvero di tutti quegli oggetti smart che, connessi ad una rete, elaborano dati e scambiano informazioni con altri oggetti.

Ma quali sono questi oggetti? I confini applicativi della tecnologia IoT sono davvero infiniti: questi dispositivi sono ormai utilizzati in tutti i settori del mercato dell’IoT, dalla smart agriculture all’industrial Iot, dalle smart city allo smart metering, dalla smart car alla smart home.

Per capire cosa sono i dispositivi IoT, quindi, ci basta guardare alla nostra quotidianità: sono dispositivi IoT gli elettrodomestici di casa che contribuiscono all’efficientamento energetico, gli orologi che ci dicono quante calorie abbiamo bruciato durante una corsa o le autovetture che possono facilitare la nostra guida.

Perché un oggetto possa essere definito ‘smart’, è necessario che sia contraddistinto da almeno due funzionalità essenziali: l’identificazione (ovvero un suo identificativo univoco nel mondo digitale) e, ovviamente, la connessione

Mercato IoT durante la Pandemia, Cosa è Successo nel 2020?

Come rilevato dall’Osservatorio Internet of Things, il mercato italiano dell’IoT aveva viaggiato negli ultimi anni con tassi di crescita a doppia cifra: nel 2018 si era registrato infatti un +35%, nel 2019 un +24%.

Per la prima volta nel 2020, a causa della pandemia da Covid19, il mercato dell’IoT ha conosciuto una lieve flessione (-3%), peraltro in linea con quanto rilevato a livello europeo, dove l’andamento del mercato ha oscillato tra il -5% e il +8%.

Uno stop, insomma, sostanzialmente inevitabile, che non ha pregiudicato il grande slancio con cui l’Internet of Things continua a marciare sul mercato italiano.

Anzi, vi sono diversi ambiti nei quali nel 2020 si è registrata una crescita rispetto all’anno precedente, ovvero i settori Smart Agriculture (+17%), Smart Factory (+10%), Smart City (+8%), Smart Logistics (+4%) e Smart Building (+2%).

A determinare questa buona tenuta anche in epoca pandemica sono stati in particolare due aspetti, primo dei quali un costante aumento delle connessioni IoT che abilitano l’evoluzione tecnologica.

A fine 2020 infatti il volume totale era di 93 milioni di connessioni IoT attive, in crescita rispetto all’anno precedente, con 34 milioni di connessioni cellulari (+10%) e 59 milioni abilitate da altre tecnologie (+15%); tra queste, sono emersi le reti LPWA, che per la prima volta hanno raggiunto 1 milione di connessioni.

Soprattutto, i vantaggi e i benefici delle tecnologie IoT si sono rivelati tali da non poter essere messi in crisi neppure da una pandemia globale come quella di Covid19; anzi, da questo punto di vista ci si aspetta un aumento delle tecnologie IoT legato anche alle politiche dell’UE per facilitare la transizione digitale.

Trend Tecnologici 2021: la Posizione del Mercato IoT

A fine 2020, quando sono stati elaborati i trend tecnologici del 2021, era già più che evidente che la pandemia globale di Covid avrebbe influenzato le leve tecnologiche dell’anno successivo.

Come abbiamo visto, il mercato dell’IoT, che veniva da anni di crescita a doppia cifra, ha subito nel 2020 una lieve flessione.

Tuttavia, le analisi più influenti sui trend tecnologici 2021 lo hanno posizionato ancora tra i settori in maggiore espansione, data la sua capacità pervasiva in tutti i settori organizzativi, nella vita privata delle persone così come a livello aziendale e nelle pubbliche amministrazioni.

Questi dati sono confermati dai trends 2022, che guarderemo a chiusura di questo articolo e che lasciano immaginare un futuro ancora del tutto roseo per il settore dell'IoT.

In particolare, a fine 2020, Gartner aveva inserito tra i trend 2021 quello che potremmo definire una sorta di ‘evoluzione’ dell’Internet of Things, ovvero l’Internet of Behaviors (IoB).

Per IoB si intende quell’insieme di tecnologie volte ad acquisire, analizzare e connettere i dati comportamentali di un individuo per agire sui suoi comportamenti ed, eventualmente, guidarli (si pensi, ad esempio, in alcune aziende americane all’utilizzo di dispositivi Rfid per controllare che i lavoratori si lavassero regolarmente le mani).

Sarà interessante capire, non appena disponibili i dati relativi all’anno 2021, in che modo questo trend ha trovato conferma e come siano stati gestiti i problemi legati in particolare al tema della privacy che, fin da subito, sono apparsi di non secondaria importanza.

 

IoT e Aziende: a Che Punto Siamo in Italia?

A che punto siamo in Italia con l’utilizzo di tecnologie IoT da parte delle aziende? La situazione è complessivamente positiva.

Da un sondaggio dell’Osservatorio Internet of Things si registra infatti una crescita complessiva dell’industrial IoT, ovvero dell’applicazione industriale delle tecnologie IoT, e una diminuzione del divario tra grandi aziende e PMI dal punto di vista della consapevolezza e della propensione a compiere innovazioni.

Il sondaggio ha messo in luce come il 94% delle prime conosca le soluzioni IoT per l’industria 4.0 e come il 68% di essa abbia già avviato almeno un progetto. Questi numeri scendono rispettivamente al 41% e al 29% per le PMI, un gap che è comunque diminuito rispetto agli anni precedenti.

I settori che hanno fatto registrare le maggiori applicazioni di Industrial IoT sono in particolare quelli della Smart Factory (66%) e della smart logistics (27%).

Tuttavia, il sondaggio ha mostrato come la pandemia di Covid19 abbia cambiato le priorità delle aziende.

Dal punto di vista dell’avvio di nuovi progetti, nel 2020 solo il 12% delle grandi aziende e il 15% delle PMI ha ritenuto prioritario attivare iniziative di IoT. Quanto agli investimenti, il budget dedicato ai progetti IoT per l’Industria 4.0 è stato aumentato dal 22% delle grandi imprese e solo dall’11% delle PMI.

Questa incertezza tra le aziende italiane, dovuta alla pandemia globale, non ha comunque fermato la crescita dell’Industria IoT, con un mercato che si sta via via spostando dalla vendita del solo hardware alla vendita di servizi aggiuntivi (in primis servizi di tipo informativo e servizi per l’energy management).

Anche Deloitte ha riscontrato, nel suo report sulle iniziative di Industry 4.0 nel settore manifatturiero italiano, come ben il 63% delle aziende italiane del settore abbia continuato ad investire nell’industria 4.0 nonostante la crisi economica determinata dalla pandemia.

IoT: previsioni per il futuro.

Qual è il futuro dell’Internet of Things?

Stando alle ‘Predictions 2022’, il report presentato a fine 2021 dalla società di ricerca e consulenza statunitense Forrester, le infrastrutture intelligenti segneranno nel 2022 una crescita consistente, anche per l’impulso dato dai governi globali a rilanciare un’economia sofferente dopo due anni di Covid.

Come si legge nelle Predictions, “Il futuro è in palio. Le aziende leader utilizzeranno i severi test del 2020 e del 2021 per creare un percorso verso un domani agile, creativo e resiliente".

Le tecnologie IoT avranno un ruolo determinante in questo processo, anche a livello italiano, come evidenziato anche dall’Osservatorio Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, per il quale le prospettive di mercato delle tecnologie IoT sono più vive che mai.

Anche le previsioni di McKinsey, pur corrette al ribasso rispetto allo stesso report del 2015, immaginano un futuro roseo per l’Internet of Things, che entro il 2030 potrebbe generare a livello mondiale tra i 5.500 e i 12.600 miliardi di dollari.