Temera partner di progetto del Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi
Eventi 17/10/2023

Temera partner di progetto del Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi

17/10/2023

Da tre anni Temera è partner dell'Osservatorio di ricerca Monitor for Circular Fashion, diretto da Francesca Romana Rinaldi all'interno del Sustainability Lab SDA Bocconi e powered by Enel X. 

All’interno del progetto, Temera ha contribuito a digitalizzare le informazioni di filiera rendendole accessibili al cliente finale tramite l'interazione con i prodotti dei progetti pilota, frutto di una vera "open innovationQuest’anno si sono aggiunti ai progetti pilota lanciati nel 2022 anche i progetti di TOD's Group, Ferragamo e Vivienne Westwood. L’idea alla base dei progetti pilota è di testare gli oltre 40 KPI di circolarità identificati dal team di ricerca di SDA Bocconi, promuovendo e condividendo metodologie sostenibili e circolari tra ingredient brand, service providers e brand del settore fashion & luxury. 

Si è tenuto Mercoledi 11 ottobre, presso l'auditorium della SDA Bocconi in via Sarfatti 10 a Milano, l’annuale evento di presentazione dei progetti e del manifesto che dichiara l'impegno di 26 aziende verso una maggiore trasparenza e tracciabilità di filiera. Ad intervenire ospiti prestigiosi, rappresentanti di Istituzioni nazionali e internazionali, del Parlamento Europeo, delle Nazioni Unite e molti speaker di imprese tra cui Antonio Sigismondi Head of Presales Consultancy e Account Manager Temera.
Sigismondi è intervenuto sottolineando il valore e la crucialità delle tecnologie IoT e della tracciabilità nella creazione del Digital Product Passport, strumento imprescindibile per la costruzione di una storia fattuale sulla vita del prodotto.

“Il Digital Product Passport – spiega Sigismondi - dovrà fornire informazioni circa la mappatura dei processi per misurare e comprendere la catena di fornitura, servirà ad identificare univocamente il prodotto ed essere funzionale nella gestione del suo digital twin, per raccogliere dati primari affidabili.

Il DPP dovrà infine avere come caratteristica quella dell’interoperabilità necessaria a consentire miglioramenti e cooperazione, fornendo esperienze digitali - basate su affermazioni concrete - per favorire la consapevolezza dei clienti.

Tutti questi elementi che riteniamo fondanti nella creazione del Digital Product Passport sono imprescindibilmente legati a politiche incentrate sulla trasparenza e all’adozione di soluzioni di tracciabilità.

Stiamo tutti per vivere la grande opportunità di prendere decisioni che definiranno il successo di queste iniziative negli anni a venire. Dal nostro punto di vista, gli sforzi delle aziende ai fini della sostenibilità non possono prosperare senza il supporto di un lungimirante programma di tracciabilità e noi di Temera stiamo già collaborando con i marchi in questo viaggio.”

TEMERA ha creato experience digitali, accessibili tramite QR Code e Tag NFC, dove i KPI - gli indicatori chiave di prestazione che servono a misurare l'efficacia con cui un'azienda sta raggiungendo i suoi obiettivi principali -  sono stati la sostenibilità, le fasi di lavorazione da materia prima fino al prodotto finito, le movimentazioni di prodotto in tutte queste fasi e vari altri contenuti accessori.

Il progetto pilota del gruppo TOD's, per esempio, ha monitorato l'eco-design (che include misure come l'alleggerimento degli imballaggi, l'eliminazione di inchiostri e metalli pesanti e l'utilizzo di materiali riciclati, comportando risparmio e beneficio ambientale) e i circular input delle materie prime (utilizzare risorse rinnovabili che l'ecosistema può ricostituire più velocemente di quanto impiegano ad esaurirsi, concentrarsi sulla riduzione della quantità assoluta di input richiesti per i prodotti). Sempre fra i KPI tenuti in considerazione nei progetti pilota troviamo le soluzioni di modularità per produzione di prodotti finiti e semilavorati, la gestione e il controllo delle sostanze chimiche usate nella filiera, il fine-vita con riciclo e rigenerazione del prodotto.

Una tracciabilità completa e ricca di informazioni appartenenti ad ogni fase del ciclo di vita del prodotto che, col lancio del modulo Unique ID nella piattaforma Stylewhere, Temera raccoglie e abbraccia a pieno attivando una filiera trasparente. 

“Nel 2019 abbiamo aggiunto al portafoglio il modello t!Care per le materie prime e nel 2022 la soluzione t!Upcycling per il fine vita dei prodotti”, dice Guido Mengoni, CMO e CDO di TEMERA.  Lanciata con MERMEC Engineering, t!Upcycling si basa su lettura multimodale di Rfid e visione artificiale. “Le altre soluzioni per produzione, logistica e retail della nostra piattaforma sono il core di TEMERA da 14 anni. Oggi tracciabilità e sostenibilità sono argomenti in hype, ma per noi fondamentali fin dalla nascita di TEMERA”.
“Portiamo valore alle aziende fornendo tracciabilità anche nell’ottimizzazione di operatività e logistica: con l’Rfid possiamo serializzare i prodotti, ridurre i tempi di movimentazione della merce nei processi della supply chain e garantire accuratezza inventariale. La nostra soluzione consente di monitorare, col modulo Insight, le statistiche legate alle fasi del ciclo di vita di prodotto anche grazie all’uso dell’AI. Lo spirito con il quale ci siamo avvicinati a questa importante partnership - sottolinea Guido Mengoni - è di profonda condivisione, partendo da un approccio scientifico alla circolarità, grazie alla metodologia di SDA Bocconi, da monte a valle della filiera, per ottenere una mappatura completa dei prodotti e del loro ciclo di vita".

L’obiettivo del Monitor for Circular fashion è diffondere le buone pratiche nel comparto, valorizzando competenze tecniche, manageriali e scientifiche, in modo da trainare la transizione verso modelli di business circolari. Vengono analizzate le dinamiche evolutive del settore, da qui al prossimo decennio, tenendo presente l’allineamento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e identificando i principali indicatori qualitativi e quantitativi della circular fashion. Ogni anno viene stilato un Circular Fashion Manifesto da presentare a istituzioni e summit, nazionali e internazionali.

“Il Monitor for Circular Fashion è stato un early-adopter della call to action Sustainability Pledge di UNECE (United Nations Economic Commission - https://unece.org/trade/traceability-sustainable-garment-and-footwear) per la tracciabilità e la trasparenza, che ora ha ricevuto oltre 100 pledges (https://thesustainabilitypledge.org/joinus.html) da parte di marchi leader, ONG, associazioni di settore e iniziative in 28 paesi, coinvolgendo una rete di oltre 700 partner", ha affermato Maria Teresa Pisani, responsabile del progetto presso UNECE. “Noi di UNECE invitiamo l’industria ad adottare misure concrete e mirate per aiutare i consumatori a fare scelte informate e migliori, spostando quindi l’ago verso la moda sostenibile”, ha detto Pisani, OiC Trade Facilitation Section Chief, UNECE.